Persone

Non sempre è necessario liberare il vostro potenziale, indagare il vostro inconscio, risvegliare la vostra spiritualità o aprire i canali della vostra energia. Avere un metodo semplice per comunicare bene ci aiuta a raggiungere quello che vogliamo, con meno fatica e più soddisfazione.

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Idea

Spesso basta spiegarsi

Non sempre è necessario liberare il vostro potenziale, indagare il vostro inconscio, risvegliare la vostra spiritualità o aprire i canali della vostra energia. Avere un metodo semplice per comunicare bene ci aiuta a raggiungere quello che vogliamo, con meno fatica e più soddisfazione.

Avere ragione, ma non avere successo

nostro punto di vista, dal nostro pensiero, dal nostro bisogno, dall’evidenza delle nostre ragioni, che trascuriamo di capire cosa percepisce, cosa sente, come interpreta chi ci ascolta. E noi avremmo ‘diritto’ che il ragno uscisse dal buco, ma più insistiamo e meno lo fa. Meno lo fa più insistiamo; e le cose peggiorano. Insieme usciremo da questo circolo vizioso per attivarne uno virtuoso.


Obiettivo

Comunicare serve ad influenzare gli altri

Che il capo ci apprezzi, che i figli ci obbediscano, che il partner ci ami, che i clienti vengano da noi, che i genitori ci capiscano, che i colleghi facciano squadra. A questo serve comunicare: fare in modo che gli altri corrispondano alle nostre aspettative (nei limiti del possibile e del lecito).

Al di la di ottenere quello che vogliamo, riuscirci ci fa stare meglio perché ci fa sentire capiti, apprezzati, potenti, ci da una sicurezza, un autostima e un orgoglio che dobbiamo apprezzare, ma anche saper riconoscere e gestire, per andare avanti, sempre meglio.


Percorso

Dove sono, dove è, dove andiamo. Cioè cosa voglio, cosa vuole (o vogliono) e come convincere. Tre passi semplici, ma non altrettanto facile a farsi. Insieme capiremo bene cosa volete e quanto siete disposti a faticare per averlo; cosa pensa, vuole e come ragiona il vostro interlocutore; come attuare un percorso di avvicinamento. Il mio ruolo è disinnescare le emozioni che non via aiutano ad essere lucidi ed efficaci: paura, rabbia, orgoglio, rancore, insicurezza, impazienza … e capire come ragiona, pensa e reagisce la persona con la quale vi confrontate. Fatto chiarezza, scriviamo quello che dovete dire.

Cosa voglio

Voglio un aumento di stipendio o essere apprezzato, dimostrare che sbaglia o sfogare un mio disagio, avere ragione o essere amato, vincere o dare voce al mio orgoglio, accusare o lenire un senso di colpa? Spesso la risposta è «tutti e due» ma fare chiarezza sull’ordine delle priorità ci aiuterà ad essere più sereni ed efficaci, a capire quanto siamo pronti a faticare per avere quello che vogliamo, a disinnescare incomprensioni e conflitti. Se avete bisogno di uno psicanalista, io non sono la persona giusta, ma nella maggior parte dei casi sappiamo cosa vogliamo, facciamo solo fatica a focalizzarlo.

Cosa Vuole

I nostri consigli sono vissuti come tali o come critiche, le nostre critiche sono vissute come costruttive o come accuse, la nostra gelosia viene letta come amore o sfiducia, i nostri richiami al lavoro di squadra sono letti come insicurezza? Insomma anche la persona o le persone con le quali comunichiamo hanno il loro ‘sentire’, hanno i loro criteri di scelta e valutazione, le loro priorità e spesso non leggono quello che noi diciamo come noi vorremmo. Quanta attenzione dedichiamo a capire le loro reazioni piuttosto che a biasimarle e accanirci sulle nostre ragioni ? Fare chiarezza su questo meccanismo aiuta di per se a stare meglio e ci rende più efficaci.

Accordo

Se abbiamo capito cosa vogliamo e come la nostra richiesta viene letta e sentita, sarà più facile capire se scrivere, telefonare organizzare una cena o una riunione. Se vogliamo che una persona venga sulla nostra posizione, capire da dove parte ci aiuterà a definire un punto d’incontro ragionevole e il percorso migliore. Concretamente ci sarà più facile mettere insieme le nostre frasi a partire dal suo punto di vista per arrivare al nostro; trovare l’atteggiamento e il tono di voce più sinceri ed opportuni, accettare tempi e modalità forse meno precipitosi ma più efficaci e sicuramente meno rischiosi


Come

Aiutarvi a comunicare meglio inizia con un’ora di conversazione dove dovete spiegarmi cosa volete, chi è il vostro interlocutore e un po’ di elementi di contesto. Poi, con la frequenza che sarà necessaria, passiamo insieme delle mezz’ore nelle quali facciamo due cose, capiamo sempre meglio la nostra strategia di comunicazione e insieme decidiamo cosa dovete dire, scrivere, messaggiare e fare, molto concretamente scriviamo messaggi e testi. Possiamo farlo di persona, al telefono o in video call. Quanto costa lo decidiamo insieme quando abbiamo capito la dimensione della sfida.


Riflessioni

Senza scomodare considerazioni troppo complesse di carattere antropologico, psicologico, sociologico o filosofico, può essere utile condividere alcune riflessioni semplici, intuitive, ma non per questo superficiali e soprattutto non meno utili per mettere le cose nella prospettiva più giusta per noi e dargli un peso appropriato.

Riflessioni che ci aiutano a capire meglio il senso del nostro comunicare, a mettere a fuoco, tormentone di questo approccio, cosa vogliamo, cosa vogliono gli altri e come coniugare queste due dimensioni.

  • Vita da animali e conoscenza da dei

Anche se non siamo cattolici, la condizione umana, antropologicamente è definita dal peccato originale: Eva non prende la mela da una pianta qualsiasi, ma dall’albero della conoscenza e, a partire dal famoso morso, gli animali hanno paura di noi. Le bestie non sono né immortali né onnipotenti, ma neppure conoscono questi concetti. Gli dei sanno bene cosa sia la vita eterna e l’onnipotenza, ma non ne soffrono perché godono di entrambi. Solo l’uomo anela la gioventù perpetua e l’onnipotenza che gli sono precluse e sa che la fine è ineludibile, per noi e per chi ci è caro. Per i mortali il tempo è sempre scarso, non torna mai indietro e ogni occasione persa o errore compiuto tende per questo ad essere drammatizzato.

Per chi amasse un approccio più scientifico possiamo dire che nella storia della neurologia sono state sviluppate varie mappature del nostro cervello, ma tutte concordano sul fatto che l’uomo ha la parte corticale pari ad oltre tre volte, in volume, quella dell’animale più evoluto. Questo ci dà, tra le altre cose come il raziocinio, una capacità di pensare al futuro molto superiore alle bestie con tutti vantaggi, ma anche con tutte le preoccupazioni che questo comporta. Un effetto collaterale indesiderato è che l’attitudine al pensare al ‘domani’ (anche lontano) ha ridotto la nostra capacità di vivere ‘l’oggi’ senza curarci di quello che accadrà dopo.

L’unico lenitivo a questa difficile condizione è sentirci parte integrante delle categorie immortali alle quali apparteniamo: la natura (che sia il mare o la montagna, gli animali o i vegetali, la caccia o la pesca) l’umanità (il sesso, l’amore, la squadra, la banda, la politica, …), il trascendente (Dio, Allah, Budda o persino il Big Bang) e la spiritualità interiore (che la chiamiate anima o inconscio, karma o quant’altro).


Esperienza

Mi chiamo Daniele Rossi e ho iniziato nel 1980 ad occuparmi di comunicazione per enti e imprese. Ma nella realtà non esistono né gli enti, né le imprese: esistono individui che occupano posizioni e hanno ruoli in queste organizzazioni. Da subito, ho quindi iniziato ad occuparmi anche dei loro obbiettivi personali, politici, di carriera e anche della loro vita privata: mogli e mariti, genitori e figli, parenti e vicini sono molto diversi da colleghi, dipendenti, capi, azionisti e clienti, ma rispondono tutti alle stesse dinamiche.

Facciamo qualcosa di bello insieme.